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• Partenza: Campo Imperatore (2120 m)
• Tempo di percorrenza: 6 ore a/r
• Dislivello: 920 m
• Segnavia: segnato (bianco-rosso n. 3 e 3a)
• Periodo consigliato: da luglio a settembre
Dall’Albergo di Campo Imperatore (2120 metri), che si raggiunge in auto o in funivia da Fonte Cerreto, o con percorsi più lunghi da Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte o Farindola, si segue il viottolo che passa accanto al Giardino Botanico e all’Osservatorio e prosegue verso il rifugio Duca degli Abruzzi.
Al primo bivio si va a destra sul sentiero segnato che traversa ai piedi della cresta della Portella, gira un crinale ed entra in un ampio circo glaciale dominato dal Monte Aquila. Dei tornanti portano in cresta presso la Sella di Monte Aquila (2335 metri, 0.45 ore).
Pochi metri più avanti si piega a sinistra verso Campo Pericoli sul sentiero (il segnavia è sempre il n. 3) che taglia dei valloni erbosi. A un nuovo bivio (cartello) si lascia il sentiero che scende verso il rifugio Garibaldi e si raggiunge la base (2350 metri) di uno sperone calcareo. Da qui il sentiero traversa in salita via via più ripida le ghiaie del Brecciaio, supera dei tratti scomodi e raggiunge la Sella del Brecciaio (2506 metri, 0.45 ore). Si continua a tornanti, lasciando a sinistra la ferrata Brizio e a destra il sentiero della cresta Ovest, ed entrando a mezza costa nella ghiaiosa Conca degli Invalidi. A sinistra appare il Corno Piccolo.
Il sentiero scende nella Conca, poi risale ai piedi del ripidissimo ghiaione che scende dalla Vetta Occidentale. A un bivio (2690 metri, 0.30 ore) si lascia a sinistra il sentiero per la Sella dei Due Corni e il rifugio Franchetti, si piega a destra e si inizia a salire direttamente, seguendo i segnavia, per ripidi pendii di rocce levigate e ghiaie. Anche se il percorso è faticoso non vi sono vere e proprie difficoltà. Il nuovo sentiero, tracciato nel 2005, si tiene a sinistra ed è meno esposto del precedente alla caduta di sassi. E’ comunque importante non far cadere pietre sugli altri escursionisti!
Raggiunto un crinale ci si affaccia sul Ghiacciaio del Calderone, si raggiunge la cresta Ovest e si sale per ghiaie alla vetta (2912 metri, 0.45 ore). Lo straordinario panorama abbraccia le altre vette del Corno Grande, il Corno Piccolo e le altre cime del Gran Sasso, Campo Imperatore e molte cime dell’Appennino centrale. Nelle giornate più limpide appare l’Adriatico. In discesa occorrono 1 ora fino alla Sella del Brecciaio e 1.30 ore da questa all’Albergo.
• Departure: Campo Imperatore (2,120m)
• Duration: 6 hour/s
• Difference in height: 920m
• Recommended Period: from July to September
From the Hotel in Campo Imperatore (2,120m), you can reach by car or cableway from Fonte Cerreto, or with longer itineraries from Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte, or Farindola, follow the narrow road running along the Botanic Garden and the Observatory and leading towards Duca degli Abruzzi Mountain Hut.
At the first junction turn right on the marked path that crosses the foot of the Portella ridge, go around a ridge and enter a large cirque dominated by Mount Aquila. A series of bends end at the Sella di Monte Aquila (2,335 metres, 45 minutes).
A few metre further on bend to the left towards Campo Pericoli following the trail (the trail is still No. 3) that cuts through grassy gorges. At a new junction (sign) take the path that goes down to the Garibaldi refuge and you reach the base (2,350 metres) of a limestone spur. From here the path climbs steeply over the scree of the Brecciaio, and after this uncomfortable section reaches the Sella del Brecciaio (2,506 metres, 45 minutes). Following the bends, on the left you have the Ferrata Brizio and on the right the west ridge path, enter halfway up the scree of Conca degli Invalidi. On the left you can see the Corno Piccolo.
The path descends the Conca, then goes back to the foot of the steep slope that descends from the Vetta Occidentale. At a crossroads (2,690 metres, 30 minutes) the path on the left goes to the Sella dei Due Corni and the Franchetti refuge, turn right and, following the signs, immediately begin to steep slopes of sandy rocks and scree . Although the journey is tiring, there are no real difficulties. The new trail, created in 2005, keeps on the left and is less exposed than the previous one to rock falls. It is important, however, not to drop stones on other hikers!
Once the ridge overlooking the Calderone Glacier is reached, it joins the Ovest Ridge and rises up over scree to the summit (2,912 metres, 45 minutes). The extraordinary panorama embraces the hills of the Corno Grande, and Corno Piccolo and the peaks of Gran Sasso, Campo Imperatore and many other summits of the central Apennines. On the clearest days you can see the Adriatic. Downhill takes 1 hour to Breccia’s Seat and 1 and a half hours from there to the Hotel.
• Tempo di percorrenza: 1:30 ore a/r
• Difficoltà: T – Turistico
• Dislivello: 260 m
• Segnavia: parzialmente segnato (cartelli)
• Periodo consigliato: da aprile a novembre
Da Assergi, da Fonte Cerreto o dal Passo delle Capannelle si segue la strada che li collega fino ai pianori del Colle della Croce, dove si stacca verso la montagna (1470 metri, 5 km dal Passo e 13,5 dalla statale 17 bis) una strada sterrata indicata da tabelle del Parco e da un vistoso cartello giallo che indica l’Acqua San Franco.
Si segue a piedi la sterrata che si alza a mezza costa con bel panorama sulla Valle del Vasto e i ripidi pendii del versante meridionale del Pizzo di Camarda, della Cima delle Malecoste e delle altre cime della catena occidentale del Gran Sasso. A sud, oltre il Monte Stabiata, compaiono i massicci del Velino e del Sirente. Traversato un primo valloncello poco incassato (il Fosso Lumitti, 1530 metri) si continua con percorso monotono e panoramico fino a un secondo vallone (1630 metri), oltre il quale si stacca a sinistra il ripido sentiero per l’eremo, indicato da un altro cartello.
Qui si piega a sinistra, e si risale con percorso faticoso il sentiero che si alza sulla destra (sinistra orografica) del fosso. Nell’ultimo tratto si attraversa il solco e si raggiungono la sorgente e l’eremo dell’Acqua San Franco (1730 metri, 0.45 ore). L’edificio è stato costruito nel 1854, ed è decorato da 24 maioliche, risistemate nel 1945, che raccontano episodi della vita del Santo. Il piccolo fabbricato è ben visibile fin dalla strada sterrata. La discesa richiede 0.30 ore fino al punto di partenza.
• Duration: 1:30 hours
• Difficulty Level: T – Tourist (level)
• Difference in height: 260m
• Recommended Period: from April to November
From Assergi, from Fonte Cerreto, or from Capannelle Pass, follow the road connecting these places to the plateaus of Colle della Croce, where a dirt road branches off towards the mountain (1,470m, 5 km from the Pass, and 13.5 from SS 17 bis). This road is marked with the Park panels and with a showy yellow sign to Acqua San Franco.
Follow the dirt road that rises half way up the coast with a beautiful view of the Vasto Valley and the steep slopes of the southern slope of Pizzo di Camarda, the Cima delle Malecoste and the other peaks of the western chain of the Gran Sasso. To the south, beyond Monte Stabiata, the masses of Velino and Sirente appear. Cross a small valley (Fosso Lumitti, 1,530 metres) continues with a straightforward and panoramic path up to a second valley (1,630 metres), beyond which the steep hiking path to the hermitage is on the left, found on another map.
Here you bend to the left, and climb up a demanding path that rises to the right (left orographic) of the ditch. In the last stretch you cross the rift and reach the Acqua San Franco spring and hermitage (1,730 metres, 45 minutes). The building was built in 1854 and is decorated with 24 pieces of majolica, restored in 1945, which tell episodes of the life of the saint. The small building is esily visible from the dirt road. The downhill journey takes 30 minutes to the starting point.
• Partenza: Assergi
• Tempo di percorrenza: 2 ore a/r
• Difficoltà: T – Turistico
• Dislivello: 220 m
• Segnavia: non segnato
• Periodo consigliato: da aprile a novembre
Da Assergi, da Fonte Cerreto o dal Passo delle Capannelle si segue la strada che li collega fino al km 14,8 (1462 metri, 3,7 km dal Passo), dove una sconnessa stradina scende verso la bella e vasta conca erbosa che ospita la Fonte del Cupo (con fontanile e area da pic nic), un nuovo rifugio di pastori e i ruderi della chiesetta di San Antonino. Le cattive condizioni della sterrata consigliano di lasciare l’auto sulla strada.
A piedi si passa accanto ai ruderi e si continua brevemente sul sentiero segnato (n. 120 e Ippovia del Parco) che scende nel Fosso della Pappalorda in direzione della Valle del Vasto e di Assergi. Dopo poche centinaia di metri si lascia il percorso segnato e si sale a destra, per prati e senza via obbligata, fino a raggiungere il crinale che collega il Colle delle Spiazze al Colle delle Pratelle e al Monte Stabiata. Qui si incontra una strada sterrata che inizia qualche centinaio di metri a ovest della Fonte del Cupo.
Si continua verso sinistra (ovest) su questo tracciato, si traversa a mezza costa ai piedi del Colle delle Pratelle e si raggiunge la base (1497 metri) del largo crinale delle Pratelle, che sale verso il Monte Stabiata. Qui si piega a sinistra e si risale l’ampio e comodo crinale di pascoli, che offre magnifici panorami sul versante meridionale del Gran Sasso. Senza percorso obbligato si raggiunge la larga cima erbosa del Monte Stabiata (1650 metri, 1 ora), presso la quale sorge un altro rifugio di pastori. Oltre al versante meridionale del Gran Sasso, compaiono la Laga, il Terminillo, il Velino e il Sirente. Verso sud lo sguardo spazia sulla conca aquilana. La discesa è per la stessa via (0.45 ore).
• Departure: Assergi
• Duration: 2 hour/s
• Difficulty Level: T – Tourist (level)
• Difference in height: 220m
• Recommended Period: from April to November
From Assergi, from Fonte Cerreto, or from Capannelle Pass, follow the road connecting these places up to km 14.8 (1,462m, 3.7 km from the Pass), where a bumpy road goes downhill to a beautiful and large grassy basin housing Fonte del Cupo (with drinking through and picnic area), a new shelter for shepherds and the ruins of San Antonino Church. For the bad conditions of the dirt road, it is advisable to leave the car along the road.
Walk past the ruins and continue briefly on the marked trail (No. 120 and Ippovia del Parco) that descends into the Fapso della Pappalorda towards the Valle del Vasto and Assergi. After a few hundred metres leave the marked path and climb to the right, freely through meadows, until you reach the ridge that connects the Colle delle Spiazze to the Colle delle Pratelle and to Monte Stabiata. Here you will find a dirt road that starts a few hundred metres west of the Fonte del Cupo.
Continue to the left (west) on this route, which crosses halfway to the foot of the Colle delle Pratelle, and reach the base (1,497 metres) of the wide Pratelle ridge, which rises to Monte Stabiata. Here you bend to the left and climb the wide and comfortable ridge of pastures, which offers magnificent views of the southern slope of the Gran Sasso. Without forcing your pace you will reach the large grassy summit of Monte Stabiata (1,650 metres, 1 hour), where another shepherd’s refuge is located. In addition to the southern slope of the Gran Sasso, you can also see the Laga, Terminillo, Velino and Sirente. Towards the south you can see the whole of the Aquila basin. The descent is by the same route (45 minutes).
• Tempo di percorrenza: 1:45 ore
• Dislivello: 370 m
• Segnavia: parzialmente segnato (bianco-rosso)
• Periodo consigliato: da gennaio a dicembre
La strada per il Convento di San Giuliano, indicata da un cartello, si stacca dalla statale 80 nella periferia occidentale de L’Aquila, a poche centinaia di metri dal bivio con la statale 17 per Rieti e dal casello de L’Aquila Ovest della A 24. Dei cartelli consentono di districarsi agli incroci. Dopo il viadotto della A 24 la strada supera una zona residenziale e poi piega a sinistra verso il convento. Si posteggia presso un bivio con immagine sacra e fontana (724 metri). Si continua a piedi per la carrareccia, indicata da rari segnavia del Sentiero Italia, che prosegue sul fondovalle, costeggia il muro di cinta del convento e continua in una bella pineta. Delle rampe un po’ più ripide e pochi metri in discesa portano a un ponte e alla chiesa della Madonna Fore (o Madonna di Cascio, 900 metri, 0.30 ore). I vicini speroni calcarei sono stati frequentati come palestra di roccia.
Prima della chiesetta, sulla sinistra, si imbocca un evidente sentiero non segnato che entra in un valloncello, supera una rampa scavata nella roccia e sale in una bellissima pineta fino a superare un crinale. Si continua salendo a mezza costa, e poi con qualche saliscendi, fino a una sella. Subito dopo si esce dal bosco e si continua su un crinale di pascoli dal quale appaiono la Majella, il Sirente, il Gran Sasso e L’Aquila. Superato un elettrodotto il terreno diventa più ripido. Delle svolte portano alla vetta del Monte Castelvecchio (1098 metri, 0.45 ore), dov’è una croce di ferro.
Il sentiero di discesa inizia su un crinale, tocca delle rocce, piega a sinistra e poi si abbassa a larghe svolte fino a dei terrazzi. Ci si tiene sul tracciato di destra (quello di sinistra può essere usato come scorciatoia) e si scende con una lunga diagonale. Dopo una breve risalita si raggiunge la Sorgente Cascio (968 metri), con bella fontana di pietra. Il sentiero, ora più ampio, continua tornando verso sinistra in un fitto bosco di querce fino all’ingresso del convento di San Giuliano (771 metri), dove si può visitare il Museo. Il vecchio sentiero permette di evitare un tornante, poi si continua sulla strada, superando un castagno secolare, fino al punto di partenza (0.45 ore).
• Duration: 1:45 hours
• Difference in height: 370m
• Recommended Period: from January to December
The road to San Giuliano Monastery, indicated by a road sign, branches off from SS road 80 in the western outskirts of L’Aquila, a few hundred meters from the junction with SS 17 to Rieti and to L’Aquila Ovest toll booth of A 24. You will find the way thanks to the road signs. After viaduct of A 24, the road crosses a residential area and then turns left towards the monastery. Park the car at a junction with sacred image and fountain (724m).
Walk along the track indicated by one of the rare Sentiero Italia signs, which goes to the bottom of the valley, runs along the wall of a convent and continues in a beautiful pine forest. Some slightly steep ramps and a few yards downhill take you to a bridge and the church of Madonna Fore (or Madonna di Cascio, 900 metres, 30 minutes). The nearby calcareous spurs are used as a rock gymnasium.
Before the little church, take a clear unmarked path on the left that enters a valley, crosses a ramp that is dug into the rock and climbs through a beautiful pine forest until it crosses a ridge. It continues to climb until halfway up when it becomes steeper and then reaches a pass. Immediately afterwards you exit the forest and continue on a ridge of pastures from which you can see Majella, Sirente, Gran Sasso and L’Aquila. After passing an electric powerline, the ground becomes steeper. The bends lead to the summit of Monte Castelvecchio (1,098 metres, 45 minutes), where there is an iron cross.
The downhill trail begins on a ridge, goes through the rocks, bends to the left and then becomes wider as it slides down to the terraces. Stay on the right hand track (the left one can be used as a shortcut) and you go down with over a long diagonal. After a short climb you reach the Cascio Spring (968 metres), with a beautiful stone fountain. The trail, now wider, continues back to the left through a thick oak forest to the entrance of the convent of San Giuliano (771 metres), where you can visit the Museum. The old path allowss you to avoid a hairpin bend, then continues on the road, passing a centuries-old chestnut tree back to the starting point (45 minutes).
• Partenza: Filetto (1069 m)
• Tempo di percorrenza: 2:30 ore a/r
• Difficoltà: E – Escursionistico
• Dislivello: 400 m
• Segnavia: parzialmente segnato (bianco-rosso, cartelli)
• Periodo consigliato: da gennaio a dicembre
L’abitato di Filetto (1069 metri) si raggiunge in 3 km da Camarda, sulla statale che sale da L’Aquila ad Assergi. Lasciata l’auto all’ingresso del paese si imbocca (cartello) la strada per il Piano di Fugno. Dopo qualche decina di metri la si lascia per scendere a sinistra su una sassosa mulattiera. All’inizio un cartello indica l’abbazia dei Santi Crisante e Daria.
Al termine della discesa si piega a sinistra accanto a un’edicola sacra, e si continua per un viottolo che costeggia un prato, traversa un fosso entrando nel Parco, supera un primo bivio dove si va a destra e ne raggiunge un secondo dove si piega a sinistra, iniziando a salire a sinistra di un valloncello. Un tratto a mezza costa porta a una staccionata e poi agli insediamenti rupestri noti come “le Grotte di San Crisante”.
Si riparte per il sentiero che traversa un valloncello e sbuca in una zona più coricata dove si deve salire verso destra un rimboschimento. Si continua con altre svolte, poi si sale a sinistra di un vallone tagliato da briglie in cemento. Dove la pendenza diminuisce si raggiunge l’abbazia dei Santi Crisante e Daria (1202 metri, 0.30 ore), che può segnare la conclusione della gita.
Per proseguire occorre seguire verso sinistra un muro a secco, e continuare per un sentiero fino alla Fonte Cisterna (1242 metri). Qui si lascia il sentiero che sale verso il Monte Rofano e si va a destra, per un viottolo pianeggiante che attraversa il rimboschimento, traversa un profondo vallone e due fossi meno marcati e raggiunge (1275 metri, 0.45 ore) una strada asfaltata sul pianoro di Mandre Tozzi.
La si segue a sinistra si supera un edificio in pietra restaurato, e dove la strada piega a sinistra si sale per un valloncello percorso da tracce del bestiame. Ritrovata la strada a una larga sella si sale a destra alla chiesa di Sant’Eusanio (1399 metri, 0.30 ore), affiancata da uno stazzo, su un pianoro in vista del Pizzo Cefalone e del Corno Grande.
In discesa si torna per la via dell’andata a Mandre Tozzi e si continua sulla strada fin dove questa si affaccia su Filetto e su un profondo vallone chiuso da modeste pareti calcaree. Lasciata la strada, si scende per evidenti tracce di sentiero sul fondo del vallone fino a tornare alla Fonte Vecchia. Sul percorso di andata si risale al paese (1.15 ore).
• Departure: Filetto (1,069m)
• Duration: 2:30 hours
• Difficulty Level: E – Hiking (level)
• Difference in height: 400m
• Recommended Period: from January to December
You can reach the town of Filetto (1,069m) in 3 km from Camarda, following the SS road climbing from L’Aquila to Assergi. After parking the car at the entrance of the town, take (road sign) the road to Piano di Fugno. After a few dozen meters, leave it to take a stony mule track on the left, downhill. At the beginning of the mule track, you will find a sign for Santi Crisante e Daria Abbey.
At the end of the descent bend to the left next to a shrine, and continue on a path that runs along a meadow, crosses a ditch entering the Park, then crosses a junction where you go to the right and reaches a second where it bends To the left, begin to climb to the left of a valley. About half-way up the stretch is a fence and then the rocky settlements known as the “Grotte di San Crisante”.
Continue on the path that crosses a valley and exits in a more lush area where you turn right towards the reforestation. Continue thought other bends, then climb to the left of a gorge crossed by concrete bridges. Where the slope decreases, you reach the abbey of Santi Crisante e Daria (1,202 metres, 30 minutes), which can mark the end of the walk.
To continue, follow a dry wall to the left, and continue on a path up to the Fonte Cisterna (1,242 metres). Here you leave the path that rises up to Mount Rofano and go right to a flat promontory that goes through the reforestation, crosses a deep valley and two smaller ditches and reaches (1,275 metres, 45 minutes) an asphalt road on the plateau of Mandre Tozzi.
Next, go left towards a restored stone building, and where the road bends to the left climb through a valley marked by cattle tracks. Get back on the road ar a large saddle that rises to the right of the church of Sant’Eusanio (1,399 metres, 30 minutes), on a plateau overlooking the Pizzo Cefalone and Corno Grande.
Downhill you go back to the road to Mandre Tozzi and continue on the road for as long as it overlooks Filetto and a deep valley surrounded by small limestone walls. Leave the road, then descend to the bottom of the valley via the visible path until you get back to the Fonte Vecchia. Follow the outbound path back to the village (1 hour and 15 minutes).
• Partenza: Campo Imperatore (2120 m)
• Tempo di percorrenza: 4 ore
• Difficoltà: E – Escursionistico
• Dislivello: 400 m
• Segnavia: segnato bianco-rosso
• Periodo consigliato: da luglio a ottobre
Dall’Albergo di Campo Imperatore (2120 metri), che si raggiunge in auto o in funivia da Fonte Cerreto, o con percorsi più lunghi da Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte o Farindola, si segue il viottolo che passa accanto al Giardino Botanico e all’Osservatorio e prosegue verso il ben visibile rifugio Duca degli Abruzzi.
Al primo bivio si va a destra sul sentiero segnato che traversa ai piedi della cresta della Portella, gira un crinale ed entra in un ampio circo glaciale dominato dal Monte Aquila. Dei tornanti portano in cresta presso la Sella di Monte Aquila (2335 metri, 0.45 ore).
Qui si lascia a sinistra il sentiero per il rifugio Garibaldi e il Corno Grande e si continua sul tracciato per la Direttissima e il bivacco Bafile. Una salita e dei saliscendi portano alla Sella di Corno Grande (2421 metri), dalla quale ci si affaccia sul Vallone dell’Inferno. Qui si piega a destra e si sale per una larga cresta di erba e ghiaie fino alla vetta del Monte Aquila (2495 metri, 0.30 ore), su cui sorge una croce metallica. Poco oltre è una seconda cima protesa verso Campo Imperatore.
Tornati alla Sella di Corno Grande si scende verso Campo Pericoli, si incrocia il sentiero per la Sella del Brecciaio e si continua per quello, indicato da paletti metallici, che si abbassa verso il rifugio. Prima di raggiungere l’edificio (2238 metri, 0.45 ore), gestito per parte dell’estate, conviene deviare a destra fino alla piramide in pietra che ricorda Edoardo Martinori, tra i fondatori dell’alpinismo romano.
Tralasciato un primo sentiero per la Val Maone, si segue quello (segnavia n. 2) che percorre un valloncello e poi scende su un pianoro erboso, con bel colpo d’occhio sul Pizzo Cefalone e il Pizzo d’Intermèsoli. Lasciato a destra (2100 metri circa) il sentiero per la Val Maone e Pietracamela si sale a un bivio. Tralasciato il sentiero di sinistra, che sale per un ripido ghiaione, si continua a mezza costa verso destra, si raggiunge il fondovalle e si riprende a salire su terreno carsico.
Ritrovato il sentiero diretto (scritta scorciatoia e paletto metallico) si prosegue con una lunga diagonale fino al Passo della Portella (2260 metri, 1 ora), storico valico sullo spartiacque del massiccio. Qui si lasciano a sinistra il sentiero per il rifugio Duca degli Abruzzi e a destra quello per il Pizzo Cefalone, ci si abbassa a mezza costa in vista del Vallone della Portella, si lascia a destra un sentiero per Fonte Cerreto e si continua a mezza costa verso l’Albergo (0.30 ore).
• Departure: Campo Imperatore (2,120m)
• Duration: 4 hour/s
• Difficulty Level: E – Hiking (level)
• Difference in height: 400m
• Recommended Period: from July to October
From the Hotel in Campo Imperatore (2,120m), you can reach by car or cableway from Fonte Cerreto, or with longer itineraries from Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte, or Farindola, follow the narrow road running along the Botanic Garden and the Observatory and leading towards Duca degli Abruzzi Mountain Hut.
At the first junction you go right on the marked path that crosses the foot of the Portella ridge, goes around a ridge and enters a large cirque dominated by Mount Aquila. Hairpin bends crest at the Sella di Monte Aquila (2,335 metres, 45 minutes).
Here you leave the trail for the Garibaldi refuge and the Corno Grande to the left and continue on the track for the Direttissima and the Bafile bivouac. An uphill climb takes you to the Sella di Corno Grande (2,421 metres), from which you can see the Vallone dell’Inferno. Here you bend right and climb through a large crest of grass and scree to the summit of Mount Aquila (2,495 metres, 30 minutes), on which a metal cross is found. A little further on is a second peak stretches towards Campo Imperatore.
Returning to the Sella di Corno Grande you go down to Campo Pericoli, cross the Sella del Brecciaio and continue to the trail, indicated by metal signs, which descends towards the refuge. Before reaching the building (2,238 metres, 45 minutes), open for part of the summer, it is advisable to turn right to the stone pyramid which is a memorial to Edoardo Martinori, one of the founders of Roman mountaineering.
Cross the first path to the Val Maone, follow the one (trail No. 2) that runs through a valley and then descends on a grassy plateau, with a good view of the Pizzo Cefalone and Pizzo d’Intermèsoli. After about 2,100 metres take the path on the right to Val Maone and Pietracamela. The left footpath rises on a steep slope about halfway continues on the right, reaches the valley floor and starts to climb on karsty ground.
Once again the direct path (written shortcut and signed) continues with a long diagonal to the Passo del Portella (2,260 metres, 1 hour), a historic crossing point on the massif watershed. Here you leave the path to the Duca degli Abruzzi refuge and to the right of the Pizzo Cefalone, descend halfway to the Portella valley, go right on a path to Fonte Cerreto and continue towards the hotel (30 minutes).
• Partenza: Campo Imperatore (2120 m)
• Tempo di percorrenza: 4 ore a/r
• Difficoltà: E – Escursionistico
• Dislivello: 480 m
• Segnavia: segnato (bianco-rosso n. 1, sentiero italia e 1a)
• Periodo consigliato: da giugno a ottobre
Dall’Albergo di Campo Imperatore (2120 metri), che in estate si raggiunge in auto o in funivia da Fonte Cerreto, o con percorsi più lunghi da Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte o Farindola, si aggira l’arrivo della funivia e si lasciano a destra l’Osservatorio e il sentiero per il ben visibile rifugio Duca degli Abruzzi. Pochi metri in discesa portano a un largo sentiero a mezza costa, indicato daisegnavia n. 1 e del Sentiero Italia, che traversa il fianco meridionale del Monte Portella.
Lo si segue traversando dei valloncelli (in caso di neve occorre la massima attenzione!), si aggirano due costoni secondari (sul secondo è il cosiddetto Passo del Lupo), si lascia a sinistra il sentiero per il Vallone della Portella e Fonte Cerreto e si sale al Passo della Portella (2260 metri, 0.45 ore), un intaglio roccioso sullo spartiacque del Gran Sasso che ha messo in comunicazione per secoli i due versanti del massiccio.
Lasciati a destra il sentiero che scende a Pietracamela e quello che sale al rifugio Duca degli Abruzzi, si continua sul crinale verso il Pizzo Cefalone, lasciando a destra a un intaglio il percorso segnato per il Passo del Cefalone, la Sella dei Grilli, il Venacquaro e la valle del Chiarino. Scavalcato un cocuzzolo della cresta si scende a un nuovo intaglio e ci sposta sui ripidi pendii del versante aquilano. Qui s’incontra un tratto esposto e che richiede attenzione. Traversato un vallone il sentiero risale per tornare in cresta ai piedi delle rocce del Pizzo Cefalone. Si traversa a mezza costa ai piedi caratteristici strapiombi, poi si entra in un largo canale di erba e rocce e lo si risale a stretti tornanti. Il sentiero si sposta a destra fino a un terrazzo, poi torna a sinistra (attenzione a non far cadere sassi!) e raggiunge dei torrioni sulla cresta. Qui si stacca a sinistra l’impegnativo percorso per la Cima Giovanni Paolo II. Si torna a destra per una rampa di facili rocce, si supera un canalino e si esce sulla spianata della cima (2533 metri, 1 ora), dove sono due croci metalliche. Il vastissimo panorama abbraccia buona parte del Gran Sasso. La discesa richiede 0.45 ore fino al Passo della Portella e 0.30 ore da questo all’Albergo.
From the hotel Campo Imperatore (2120 meters), that in the summer it is reached in auto by cable car from Fonte Cerreto, or with longer runs from Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte or Farindola, wander the arrival of the cable car and leave to the right the observatory and the path for the well visible shelter Duca degli Abruzzi. After a few meters in descent you arrive to a wide path to half coast, pointed out by the trail signs n. 1 and of the Path Italia, that crosses the southern side of the Portella Mountain.
Follow the crossing of the valleys (in the case of snow you have to be very careful!) flanked by two secondary ridges (on the second is the so-called Passo del Lupo), take the left path for the Vallone della Portella and Fonte Cerreto and climb to the Passo del Portella (2,260 metres, 45 minutes), a rocky notch on the watershed of the Gran Sasso, which has been joining the two sides of the massif for centuries.
ignoring the path on the right that goes down to Pietracamela and which goes up to the Duca degli Abruzzi refuge, continue on the ridge towards the Pizzo Cefalone, with on the right the path marked to the Passo del Cefalone, the Sella dei Grilli, the Venacquaro and the Chiarino valley. Climb over the crest of a hill and descend to a new notch onto the steep aquiline slope. There is an exposed stretch here that requires attention.
Crossing a valley the trail goes back to a crest at the foot of the rocks of the Pizzo Cephalone. Half way it crosses the foot of the quaint slopes, enters a wide stretch of grass and rocks and then goes back to narrow bends. The path moves right up to a terrace, then returns to the left (be careful not to cause rock falls!) and reaches the towers on the ridge. Here it becomes the challenging path for the Cima Giovanni Paolo II.
Go to the right for a ramp of easy rocks, pass a gulley and exit on the summit (2,533 metres, 1 hour), where there are two metal crosses. The vast panorama embraces much of the Gran Sasso. The downhill journey takes 45 minutes to the Portella Pass and 30 minutes from there to the hotel.
• Difficoltà: EEA (tratto attrezzato)
• Dislivello +/- 550 mt
• Durata complessiva 4-5 ore
Si trova sulla cresta sud-est della Vetta Centrale del Corno Grande. Costruito nel 1966 dalla Sezione del CAI dell’Aquila è sempre aperto e dispone di 9 posti letto. Per la sua realizzazione fu necessario uno sbancamento di 60 metri cubi di roccia. E’ un ottimo punto di appoggio, in tutte le stagioni, per salite sul versante meridionale del Corno Grande.
Dal piazzale di Campo Imperatore (2130 mt), dove si parcheggia, si passa a sinistra dell’Osservatorio e si inizia a salire seguendo l’evidente sentiero. Dopo alcuni tornanti si devia a destra traversando i pendii di Monte Portella fino a raggiungere la Sella di Monte Aquila (2335 mt).
Lasciato a sinistra il sentiero della via normale alla Vetta Occidentale, si risale la cresta (verso Monte Aquila) per poi traversare a sinistra e raggiungere così la Sella di Corno Grande (2421 mt). Dalla Sella per tracce di sentiero su ghiaie si risale fino ad un grosso masso (il Sassone).
Poco oltre, seguendo la cresta, si incontra la targa con indicazione Direttissima – Bivacco Bafile. Si tralascia la traccia a sinistra, che va verso il Corno Grande, e si segue il sentiero che porta al Bivacco Bafile.
Si attraversano due canali si aggira un crestone e si arriva su una piccola cengia dove, con una scaletta, inizia il tratto attrezzato. Si segue la corda fissa su rocce ripide salendo e traversando verso destra (esposto) fino a raggiungere un panoramico balcone (il Belvedere).
Bella la vista sulla grande comba e la solare parete est della Vetta Occidentale.
Dal Belvedere si scende ad attraversare la comba ghiaiosa (attenzione in presenza di neve!), si costeggia la base del Torrione Cambi e dopo aver oltrepassato un canalino (indicazioni per la Forchetta del Calderone) si risale la rampa che conduce al Bivacco Bafile.
Panoramicissimo!
• Difficulty: EEA (equipped stretch)
• Elevation difference +/- 550 m
• Total duration 4-5 hours
It is located on the south-east ridge of the Central Vetta del Corno Grande. Built in 1966 by the CAI Aquila Section, it is always open and has 9 beds. It needed a 60-cubic meter rock deposit to create it. It is an excellent point of support, in all seasons, for climbing on the southern slope of the Corno Grande.
From the Campo Imperatore (2,130 metres), where you park, go to the left of the Observatory and start climbing along the clear path. After a few bends turn right and cross the slopes of Monte Portella until you reach the Sella di Monte Aquila (2,335 metres).
On the left take the Via Normale path at the Western Cape, climb the crest (towards Mount Aquila) then turn left and reach the Sella di Corno Grande (2,421 metres). From the Sella scree trails rise up to a large boulder (the Sassone).
A little further, following the ridge, you will see a sign marked Direttissima – Bivacco Bafile. Leave the track to the left, going to the Corno Grande, and follow the path leading to Bivacco Bafile.
You cross two channels and reach a crest, and you get to a small ledge where, with a ladder, the equipped stretch begins. Follow the permanent rope on steep rocks by climbing and turning right (exposed) until you reach a panoramic balcony (the Belvedere).
Beautiful views of the large basin and the sunny east wall of the Vetta Occidentale.
From the Belvedere go down to the scree basin (be careful if there is snow!), walk along the base of the Torrione Cambi and after passing a channel (directions for the Forchetta del Calderone) climb the ramp that leads to Bivacco Bafile. Panoramic!
• Dislivello circa m 570 in salita e m 270 in discesa
• Difficoltà II- il resto E (ore 2,45)
• Tempo di percorrenza: 4:50 ore a/r
Panoramica traversata da Campo Imperatore per la Sella di Monte Aquila, la Sella del Brecciaio, il Passo del Cannone e la Sella dei Due Corni (itinerario sconsigliato se innevato).
Sentiero e qualche saltino nell’ultima parte.
Dal piazzale dell’Albergo m 2130 si sale per sentiero verso il rifugio Duca degli Abruzzi; oltrepassato l’Osservatorio dopo alcune curve si perviene ad un bivio, si prende il ramo di destra che taglia in obliquo il versante Sud del lungo crestone che collega il rifugio Duca degli Abruzzi al Monte Aquila. Il sentiero aggira vari speroni, costeggia una bastionata rocciosa e oltrepassato un piccolo brecciaio rimonta uno speroncino che porta in cresta, appena sotto l’insellatura della Sella di Monte Aquila m 2335. Si scende alla sella (proseguendo in cresta si và alla sella del Corno Grande) e a sinistra in leggera discesa si prende un sentiero, da cui ad un certo punto si dipartono a sinistra delle tracce per il rifugio Garibaldi. Il sentiero si dirige verso il versante Sud del Corno Grande e lo raggiunge in corrispondenza di una struttura rocciosa denominata “La Pera”. Si prosegue prima tagliando in obliquo e poi risalendo con ripide serpentine nelle ghiaie, fino alla Sella del Brecciaio m 2506. In leggera salita si supera il cippo da cui parte a sinistra la ferrata Brizio e si continua invece sul fianco Nord/Ovest della Vetta Occidentale, con alcune svolte che portano alla vasta e ghiaiosa Conca degli Invalidi. Segue un breve tratto pianeggiante ed un bivio ( a destra per la cresta Ovest alla Vetta Occidentale). Il sentiero riprende a salire tagliando obliquamente la conca fino ad un altro bivio (a destra la Normale per la Vetta Occidentale). In breve si raggiunge il Passo del Cannone m 2679, dove la vista si apre sul Vallone delle Cornacchie. Si prosegue per un breve tratto in quota oltrepassando la cresta NNO della Vetta Occidentale, poi si scende per alcuni gradini (saltini non facili, difficoltà di II) ed infine per ghiaie alla Sella dei Due Corni m 2547. Dalla Sella si scende nel Vallone delle Cornacchie a destra (Nord), per un tratto scosceso, poi con un largo giro a destra ci si porta sullo sperone dove sorge il rifugio Carlo Franchetti m 2433.
• Elevation about 570 m uphill and 270 m downhill
• Difficulty II- the rest E (4:50 hours)
Panoramic crossing from Campo Imperatore to Sella di Monte Aquila, Sella del Brecciaio, Passo del Cannone and Sella dei Due Corni (it is not a recommended itinerary if there is snow).
Trail with some jumps in the last part.
From the Hotel’s square, 2,130 m, climb up the path to the Duca degli Abruzzi refuge. A few bends after passing the Observatory it reaches a junction, take the right fork that cuts across the southern slope of the long crest linking the Duca degli Abruzzi refuge to Monte Aquila. The trail wanders around several spurts, crossing a rocky bastion and past a small breccia comes a spur on the ridge, just beneath the sheer of the Sella of Monte Aquila, 2,335 m. Go down to the Sella (continuing on the crest you go to the sella del Corno Grande) and to the left on a slight descent take a path, from where at one point you see on the left the track for the Garibaldi refuge. The path runs to the south side of the Corno Grande and reaches it at a rocky structure called “La Pera”. Continue forward obliquely and then climb the steep scree up to the Sella del Brecciaio, 2,506 m. Slightly uphill pass the marker where the Ferrata Brizio starts and continue on the north west side of the Vetta Occidentale over some bends to the vast scree of Conca delle Invalidi. Follow a short flat stretch to a junction (right to the West Ridge of the Vetta Occidentale). The path continues to rise diagonally across the basin to another junction (right for the Via Normale to the Vetta Occidentale). You quickly reach the Passo del Cannone, 2,679 m, where the view opens onto the Vallone delle Cornacchie. Continue for a short stretch along the NNO crest of the Vetta Occidentale, then descend by a few steps (not easy, Grade II) and finally by scree at the Sella dei Due Corni, 2,547 m. From the Sella you go down to Vallone delle Corners to the right (north), for a steep stretch, then with a wide turn to the right you get to the spur where the Carlo Franchetti refuge is, 2,433 m.
Un percorso su strada di 113 km da percorrere preferibilmente in bici da strada, e-bike o mezzi a propulsione elettrica che collega il Lago di Campotosto all’altipiano delle Rocche fino alla Valle Subequana attraversando una terra ricca sì di natura, ma anche di paesaggi variegati, ricchissima biodiversità, importanti endemismi, tradizioni millenarie, borghi, castelli, torri, vie, cammini, siti archeologici, artigianato, agricoltura ed enogastronomia tipica.
Un percorso stradale “alternativo” di 151 km fruibile anche in bici da strada e mezzi elettrici che collega il Gran Sasso al comprensorio
marsicano per incontrare operatori e abitanti dispensatori di emozioni, che conoscono e valorizzano i temi della storia della cultura, della tradizione e dell’ambiente locale; sono sostenitori dell’autentico turismo slow e di basso impatto ambientale, promotori di esperienze uniche e coinvolgenti.
• Partenza: Fonte Cerreto
• Tempo di percorrenza: 5:30 ore a/r
• Difficoltà: E/EE
• Dislivello: 880 m
• Segnavia: segnato (giallo-rosso)
• Periodo consigliato: da giugno a ottobre
Da Fonte Cerreto, Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte o Rigopiano si raggiunge il km 48 della statale 17 bis che attraversa Campo Imperatore, circa 2 km a ovest del bivio per Fonte Vetica. Si imbocca un’ampia strada sterrata che inizia con un lungo rettilineo, poi piega a destra e costeggia il largo letto ghiaioso della Fornaca, che prolunga il vallone che scende tra il Monte Prena e il Monte Camicia. Dove la strada piega a destra verso una miniera abbandonata inizia sulla sinistra (1716 metri, 4 km dalla statale) il sentiero segnato per il Vallone della Fornaca.
Si prosegue brevemente sulla sterrata, si piega a sinistra per un sentiero segnato e lo si segue (segnavia n. 7) con una lunga salita a mezza costa ai piedi dei pendii del Monte Camicia. Il sentiero taglia a mezza costa il versante occidentale del Camicia, inoltrandosi nel vasto e severo anfiteatro inciso in basso dal Vallone della Fornaca, dove sorgeva il bivacco Lubrano.
Si traversa un largo vallone, poi si sale obliquamente alla depressione orientale del Vado di Ferruccio (2245 metri, 1.30 ore), dove ci si affaccia sul versante teramano e si incontra il Sentiero del Centenario, l’impegnativo itinerario che attraversa per cresta l’intero settore orientale del gruppo. Per la facile cresta di ghiaie e rocce si continua fino alla depressione occidentale del valico (2230 metri, 0.30 ore), ai piedi delle rocce del Prena.
Il sentiero obliqua verso destra, risale a svolte un pendio di erba e ghiaia, e si affaccia su un’ampia e panoramica conca dove fioriscono numerose stelle alpine. Qui si sale a sinistra per un faticoso sentiero sulle ghiaie (segnavia n. 7a) che raggiunge un ripido canalino ghiaioso interrotto da massi e da facili salti di roccia. La spianata della vetta (2561 metri, 1 ora) offre uno dei panorami più vasti e interessanti del Gran Sasso. La discesa per lo stesso itinerario richiede 2.15 ore fino alla strada sterrata.
• Departure: Fonte Cerreto
• Duration: 5:30 hour/s
• Difficulty Level: E/EE
• Difference in height: 880m
• Recommended Period: from June to October
From Fonte Cerreto, Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte or Rigopiano reach km 48 of SS road 17bis crossing Campo Imperatore, about 2 km in the west of the junction to Fonte Vetica. Take a large dirt road starting with a long straight stretch, then turning right and following the large gravelly riverbed of Fornaca, an extension of the gorge going down between Mt. Prena and Mt. Camicia. Where the road turns right towards an abandoned mine, on the left (1,716m, 4 km from the SS road) you will find the marked trail leading to Vallone della Fornaca.
Continue briefly on the dirt road, bend to the left along a marked path and follow it (trail 7) with a long climb halfway up at the foot of Mount Camicia slopes. The path cuts down the western slope of the Camicia, extending into the vast amphitheatre carved down from the Vallone del Fornaca, where the Lubrano bivouac stood.
It crosses a wide valley, then rises obliquely to the eastern depression of Vado di Ferruccio (2,245 metres, 1 hour and 30 minutes), where you can see the Teramano side and join the Sentiero del Centenario, a challenging itinerary crossing the ridge to the whole oriental sector of the group. From the easy ridge of scree and rocks continue to the western depression of the valley (2,230 metres, 30 minutes) at the foot of the rocks of Prena.
The oblique path to the right goes back to a slope of grass and scree, and overlooks a large, panoramic basin where Eidelweiss flourishes. Here climb left for a strenuous trail on the scree (trail 7a) that reaches a steep gully with boulders and easy rock jumps. The peak of the summit (2,561 metres, 1 hour) offers one of the largest and most interesting views of the Gran Sasso. The descent by the same itinerary takes 2 hours and 15 minutes to the dirt road.
• Partenza: Pineta di Fonte Vetica (1632 m)
• Tempo di percorrenza: 3 ore
• Difficoltà: E – Escursionistico
• Dislivello: 980 m
• Segnavia: segnato (bianco-rosso)
• Periodo consigliato: da giugno a ottobre
La pineta di Fonte Vetica (1632 metri), all’estremità orientale di Campo Imperatore, si raggiunge da Fonte Cerreto, Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte o Rigopiano per le strade asfaltate che salgono all’altopiano. Dal vasto posteggio che si affianca al vecchio rifugio e alla fonte (il ristorante è poco più in alto) si imbocca il sentiero che traversa la pineta.
A un bivio si va a destra, uscendo dal bosco e iniziando a salire accanto a un valloncello di erba e rocce. Raggiunto un bel prato, si obliqua a destra fino ai prati pianeggianti della Sella di Fonte Fredda (1994 metri, 1 ora), che separa il Monte Tremoggia dal Monte Siella. La zona è ricca di stelle alpine.
Qui si piega a sinistra e si sale, su un sentiero segnato, per la ripida ma facile dorsale erbosa che porta all’anticima e poi alla vetta del Monte Tremoggia (2350 metri, 0.45 ore). Una breve discesa porta alla Sella del Tremoggia (2331 metri), dalla quale si riprende a salire tenendosi sulla sinistra. In basso a destra, spicca il Dente del Lupo. Ai suoi piedi, il selvaggio imbuto del Gravone scende verso Rigopiano.
Una breve traversata a sinistra porta al sentiero del Vallone di Vradda, che si seguirà in discesa. Subito dopo, abbandonando il sentiero, si sale a destra per affacciarsi (2470 metri) sulla parete Nord. La vista è impressionante, e il luogo richiede attenzione. Il sentiero prosegue a mezza costa per ghiaie, raggiunge un larga sella detritica e sale in breve, verso sinistra, fino alla vetta del Monte Camicia (2564 metri, 1 ora). Verso ovest, dal punto più elevato, il panorama si allarga verso Campo Imperatore, il Monte Prena e l’inconfondibile piramide del Corno Grande.
In discesa si segue il percorso di salita fino al bivio che precede la Sella del Tremoggia. Da qui si continua sulla destra, scendendo a mezza costa tra desolati pendii di ghiaie e roccette, seguendo i vecchi segnavia n. 8a. In basso, sulla destra, è lo stretto Vallone di Vradda, mentre ancora più a destra è il caratteristico Masso del Camicia. Il sentiero scende lungamente accanto al fosso, gira un crinale, poi scende direttamente alla pineta e al punto di partenza (1.30 ore).
• Departure: Pineta di Fonte Vetica (1,632m)
• Duration: 3 hours
• Difficulty Level: E – Hiking (level)
• Difference in height: 980m
• Recommended Period: from June to October
You can reach the pine wood of Fonte Vetica (1,632m), at the eastern edge of Campo Imperatore, from Fonte Cerreto, Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte, or Rigopiano along the asphalt roads leading to the plateau. From the large car park next to the old mountain hut and the fountain (the restaurant is a little bit farther), take the trail crossing the pinewood.
At a crossroads go right, come out of the woods and start to climb along a grass and rocks valley. When you reach a beautiful meadow, turn right to the flat meadows of Sella di Fonte Fredda (1,994 metres, 1 hour), which separates Monte Tremoggia from Mount Siella. The area is full of Eidelweiss.
Bend left and climb up a marked path to the steep but easy grassy ridge leading to the ancient peak and then to the summit of Mount Tremoggia (2,350 metres, 45 minutes). A short descent leads to the Sella del Tremoggia (2,331 metres), from which the path resumes climbing to the left. On the right, you can see the Dente del. At its feet, the wild funnel of the Gravone goes down to Rigopiano.
A short crossing to the left leads to the Vradda Valley, which you follow downhill. Immediately after leaving the trail, climb right to look (2,470 metres) at the north wall. The view is awesome, and worth looking at. The trail continues along scree, reaches a large detrital saddle and climbs briefly, to the left, to the summit of Monte Camicia (2,564 metres, 1 hour). Towards the west, from the highest point, the panorama extends to Campo Imperatore, Monte Prena and the unmistakable Corno Grande pyramid.
Downhill, follow the path up to the junction that precedes the Tremoggia Sella. From here continue on your right, descending between desolate slopes of scree and rocks, following the old signs for no. 8a. Below, to the right, is the narrow Vallone di Vradda, while still further on the right is the characteristic Masso del Camicia. The path descends alongside the ditch, turns a ridge, then goes straight to the pine forest and to the starting point (1 hour and 30 minutes).