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DOQFF

L'Aquila Film Festival

L’Aquila DOQ Film Festival 2022

DOQFF
6° FESTIVAL DEL REPORTAGE GIORNALISTICO
E DEL DOCUMENTARIO

17/21 ottobre 2022

 

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Lunedì 17 ottobre

Auditorium del Parco

Ore 18:00

FASSBINDER, di Annekatrin Hendel (Germania, 2015, 95 min.)

Rainer Werner Fassbinder è stato uno dei maggiori cineasti tedeschi degli anni a cavallo tra i ’70 e gli ’80, nonché esponente di spicco del Nuovo cinema tedesco. Il ritratto che Hendel fa di lui è a tutto tondo e lo inquadra non solo come regista, ma anche come attore e sceneggiatore, ripercorrendo la sua intera carriera artistica.

Alle scene tratte dai suoi film si alternano le interviste allo stesso Fassbinder, nelle quali il cineasta passa da un argomento all’altro, raccontando il suo approccio al cinema, la fondazione dell’Antiteater, il suo pensiero sulla politica e i rapporti stretti con le persone durante la sua vita e il suo lavoro. E proprio parte delle persone che hanno avuto l’occasione di conoscerlo sono state rintracciate e intervistate dalla regista. Fra questi vi sono molti dei suoi compagni d’avventura all’Antiteater, come Hanna Schygulla, Irm Herman, Harry Baer, che hanno collaborato con lui, così come Margit Carstensen, Thomas Schühly e Volker Schlöndorf. Nel documentario è raccolta anche l’intervista di Juliane Lorenz, ultima compagna di Fassbinder, nonché montatrice dei suoi film, che lo trovò privo di vita quella mattina del 10 giugno 1982.

 

Intervengono Mirko Lino, Luca Zenobi e Domenico Spinosa, docenti presso l’Università degli Studi dell’Aquila.

Lunedì 17 ottobre

Ore 21:00
Auditorium del Parco
PerdutaMente, di Paolo Ruffini e Ivana Di Biase (Italia, 2021, 76 min.)

PerdutaMente è un documentario incentrato sul morbo di Alzheimer, che riguarda principalmente il sistema nervoso centrale, comportando diversi fattori, come la perdita della memoria – l’effetto collaterale più noto – nonché decadimento fisico e cognitivo. Le persone affette da questa malattia si ritrovano molto spesso privi di coscienza e non riescono più ad avere una piena percezione di se stessi e/o della realtà circostante.
Il documentario vede Paolo Ruffini attraversare l’Italia per confrontarsi con persone malate di Alzheimer e con i loro cari, su cui si riflette il morbo non solo per il carico fisico, ma anche emotivo. Le persone affette da Alzheimer spesso non riconoscono i loro familiari, con cui hanno condiviso l’intera vita, e non c’è cura a questa situazione. L’unica cosa che si può fare è stare vicino a chi ne soffre, aiutarli e soprattutto trasmettere loro tanto amore e cercare di far leva sulla memoria emotiva del paziente. Tante le storie raccontate nel documentario, che raccontano l’amore vero, quello che rimane anche quando la memoria ci abbandona.

La proiezione sarà preceduta dal saluto degli autori. Interverranno la dott.ssa Roberta Bernardi, Centro Creativamente L’Aquila, e il dott. marco Nardecchia, Cooperativa Allenamente L’Aquila.

Martedì 18 ottobre

Palazzetto dei Nobili

Ore 18:00

Bentu, di Salvatore Mereu (Italia, 2022, 70 min., drammatico)
Bentu racconta la storia di Raffaele (Peppeddu Cuccu), che dopo aver finito di raccogliere la sua piccola quantità di grano, che dovrà essere la provvista per tutto l’anno, decide di restare a dormire in campagna, lontano da tutti, in attesa dell’arrivo del vento. L’uomo, infatti, non vuole farsi trovare impreparato alle prime folate, che lo aiuterebbero a separare i chicchi di grano dalla paglia. Peccato che il vento non sembri giungere, né sia intenzionato a farlo.
L’unico che giorno dopo giorno si reca a far visita a Raffaele è Angelino (Giovanni Porcu), che cerca di fargli compagnia così da farlo sentire meno solo. Forse un giorno, quando sarà cresciuto, Raffaele gli darà in prestito la sua cavalla dal carattere tenace e indomita e finalmente Angelino esaudirà il suo desiderio di cavalcarla, ma il ragazzo non vuole aspettare di diventare grande…

Interviene l’autore.

Martedì 18 ottobre

Palazzetto dei Nobili

Ore 21:00

Garibaldi, l’EcoGiro dei due mondi, di Guido Foddis (Italia, 2022, 120 min.)

“Garibaldi, l’EcoGiro dei due mondi” è un film-documentario sul Giro d’Italia, la ‘corsa rosa’ che tutti gli anni attraversa la nostra penisola, e sul territorio su cui si muove, unendo due mondi, quello dello Sport e quello dell’Ambiente. “Garibaldi” è il nome della guida che gli addetti ai lavori ricevono per affrontare ogni anno la corsa, che raccoglie tutti i dati di tappe e percorsi, morfologia del territorio e annuali del ciclismo. Il documentario è stato registrato in un’edizione particolare come quella del Giro 2021, fra pandemia ancora in corso e urgenze ecologiche, fra voglia di ripartire e interrogativi sul futuro. Guido Foddis e Francesca Romana Lugeri, inviati della Repubblica delle Biciclette, hanno intervistato lungo il percorso campioni del ciclismo di ieri e di oggi, comprimari e gregari, giornalisti e addetti stampa, semplici fan e presenzialisti di vario genere. Da Alberto Contador a Francesco Moser, da Gilberto Simoni a Davide Cassani ai ‘pro’ Sagan, Ganna, Formolo, De Marchi, Pozzovivo… fino all’attuale direttrice di Rai Sport, Alessandra De Stefano, sono tanti i volti noti che appaio nel doc, senza scordare tifosi e appassionati di ciclismo che percorrono le strade del Giro prima dei corridori, o le famiglie dei ciclisti stessi.

Intervengono Guido Foddis, Francesca Romana Lugeri, Luca Deravignone e Gianluca Torpedine e Gabriele Curci, Fiab L’Aquila.

Mercoledì 19 ottobre

Palazzetto dei Nobili

Ore 18:00

FuoriDOQ

Le lacrime amare di Petra Von Kant, di Rainer Werner Fassbinder (Germania, 1972, 124 min.)

Petra von Kant è una famosa stilista che vive sola con Marlene, la sua assistente apparentemente muta, la quale accetta i maltrattamenti e la severità della “padrona” senza battere ciglio. I due matrimoni di Petra sono finiti con la morte del primo marito e con il divorzio dal secondo; entrambi l’hanno segnata profondamente. Un’amica le fa conoscere Karin, una ragazza giovane e bellissima, della quale Petra si innamora profondamente. Le due portano avanti una relazione, ma col tempo Karin diventa sempre più fredda e crudele, e inizia a trattare Petra con lo stesso sadismo con cui lei tratta Marlene. Ad un certo punto Karin lascia Petra per un uomo e questa cade in una profonda disperazione. Petra allora decide di voltare pagina e di migliorare il suo rapporto con Marlene, ma quando le si rivolge in modo affettuoso e amichevole, quest’ultima fa le valigie e se ne va.

Mercoledì 19 ottobre

Palazzetto dei Nobili

Ore 21:00

Il fronte interno – un viaggio in Italia con Domenico Quirico, di Paola Piacenza (Italia, 2021, 110 min.)

Milano, Aosta, Torino, Palermo: quattro città, quatto capitoli di un viaggio, in compagnia di un inviato di guerra, alla ricerca dei fronti aperti nel proprio Paese. La scuola, un’istituzione che fatica a produrre un’idea di futuro; il fallimento di un grandioso progetto industriale; isole di benessere che scoprono con stupore quanto radicalmente la realtà sia cambiata. Incontri con uomini e donne scivolati in territori privi di certezze, che impongono riflessioni sui modi e sui limiti della narrazione.

Interviene l’autrice.

Giovedì 20 ottobre

Auditorium del Parco

Ore 18:00

Marcia su Roma, di Mark Cousins (Italia, 2022, 97 min.)

Marcia su Roma è un documentario che, in occasione del centenario della Marcia su Roma ad opera dei fascisti di Benito Mussolini, si propone di raccontare questo evento epocale avvenuto nel 1922. Alle immagini d’archivio inediti viene affiancata la storia di Anna, interpretata Alba Rohrwacher, una donna del popolo grande sostenitrice del Partito Fascista, fino a quando gli eventi non la porteranno a ricredersi. È così che Anna si ritroverà disillusa dal quel regime in cui tanto aveva creduto.

Con raro materiale d’archivio e con il suo caratteristico stile narrativo, Mark Cousins racconta l’ascesa del fascismo in Italia e il suo espandersi in Europa negli anni Trenta. In Marcia su Roma, che è al tempo stesso un film saggio e un documento storico, il regista contestualizza la storia osservando il mondo contemporaneo, mostrando un paesaggio politico oggi caratterizzato da un’inquietante estrema destra e un uso manipolatorio dei media.

Prima nazionale. Intervengono Simona Troilo, Docente di storia contemporanea presso l’Università dell’Aquila, David Adacher, Docente Convitto naz.le “Domenico Cotugno”; socio Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea, e Marco Patricelli, storico.

Giovedì 20 ottobre

Auditorium del Parco

Ore 21:00

Rue Garibaldi, di Federico Francioni (Italia, 2021, 72 min.)

Ines e Rafik hanno vent’anni e lavorano da dieci. Vivono da poco nella periferia parigina, hanno origini tunisine ma sono cresciuti in Sicilia: la loro esistenza è un movimento precario di interruzioni, cambiamenti e umiliazioni. Nella casa, l’uno è lo specchio dell’altro; qui, il tempo si sospende e la città si fa più lontana. Quando arrivo, mi mostrano orgogliosi la strada di casa loro: Rue Garibaldi.

Interviene l’autore.

Venerdì 21 ottobre

Palazzetto dei Nobili

Ore 18:00

FuoriDOQ

L’amore è più freddo della morte, di Rainer Werner Fassbinder (Germania, 1969, 85 min., drammatico)

Franz Walsch è un piccolo ruffiano che vorrebbe entrare nel grande racket, ma rifiuta di affiliarsi a un sindacato del crimine e continua a lavorare per proprio conto. L’organizzazione gli mette alle calcagna Bruno, con cui Franz stabilisce un’amicizia venata di attrazione omosessuale.

Venerdì 21 ottobre

Palazzetto dei Nobili

Ore 21:00

Giovanna, storie di una voce, di Chiara Ronchini (Italia, 2022, 90 min.)

Il documentario è incentrato su Giovanna Marini, cantautrice ed esperta di etnomusicologia e musica folkloristica italiana. Una donna che ha dedicato alla musica tutta la vita, non solo in senso artistico, ma anche accademico. Emblema della ricerca della musica popolare italiana, la Marini dal 1958 ha composto, raccolto e a sua volta anche interpretato diversi canti della tradizione orale del Bel Paese. Questa sua raccolta è un concentrato di voci e storie di persone, che raccontano l’Italia di un tempo.

Nata verso la fine degli anni ’30, una giovane Giovanna Marini vive i turbolenti anni ’60, accompagnata solo da una chitarra. Ma la sua storia si intreccia inevitabilmente con quella del nostro Paese e la sua colonna sonora popolare.

Intervengono l’autrice e Giovanna Marini.